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22/02/12

dal bit al dato, e se la volatività dei dati bastasse renderli inattaccabili ?

Nella vita di tutti i giorni, e sopratutto nell'uso quotidiano delle tecnologie informatiche, molti compiono una serie di operazioni in modo del tutto naturale. 
Fino a pochi anni fa la maggiore preoccupazione nella gestione dei dati stava proprio nel garantire uno storage fisico adeguato. 
 Questa notte non riuscivo a prendere sonno, pensavo e se i dati invece di essere scritti in modo definitivo nei supporti di memoria, venissero in qualche modo accodati in una specie di pool ciclico sarebbe quasi impossibile detenere in modo abusivo questi dati. Questa idea malsana basa le proprie idee sul problema delle copie informatiche del documento. E se qualcuno magari in futuro riuscisse a rendere inutile la copia dei dati... eliminare in toto la questione del backup... come è possibile ?  Inventando una tecnologia volatile in grado di detenere ciclicamente i dati una sorta di ciclica sovrascrittura dei dati, una specie di disco infinito che modula e rimodula i "bit" anche se dubito che inventata tale tecnologia... qualcuno sicuramente inventerebbe una nuova unità di misura qualcosa che magari potrebbe prendere il nome di "herart" poichè esisterebbe quasi come realtà infinitesimale di un dominio in divenire. Ma scendendo nei particolari forse un giorno inventeranno un filesystem con una tabella che si crea dinamicamente e sopratutto con la capacità di adattare la sua capacità di memorizzazione... un sistema che autoincrementi all'infinito la possibilità di storage magari in un tessuto, in una parte neuronale o in una fittissima rete di neurorecettori. A parte questa riflessione.... se sei arrivato fin qui... e conosci una funzione biologica reversibile che sia univoca per ogni soggetto fatti sentire... contattami potremo sviluppare insieme un altro progetto che mi sta a cuore....