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13/12/08

Articolo sul giornale di sicilia


Cari visitatori vi allego un articolo che è stato pubblicato sul giornale di sicilia, buona lettura !
versione pdf qui

20/05/08

Interessante seminario su Fotonica, larga banda, NGN

Pubblico per chi fosse interessato la locandina di un importanate seminario promosso dalla

Fondazione Ugo Bordoni la quale presenta il VIII Seminario Bordoni dal titolo

Fotonica, larga banda, NGN

Mercoledì 21 maggio 2008
Ore 10,30
Centro Congressi Palazzo Rospigliosi
Sala delle Statue
Via XXIV Maggio, 43 - Roma
___________________________


L'VIII Seminario Bordoni sarà dedicato a uno degli argomenti più caldi del dibattito internazionale: lo sviluppo delle Reti di Nuova Generazione (Next Generation Networks).
In linea con il tradizionale format dei Seminari Bordoni, i lavori del mattino vedranno la partecipazionedi due discussant d'eccezione.
Si tratta di Leo Spiekman e Scott Marcus, due nomi di grande prestigio nel campo dell'analisi sullo sviluppo delle reti di telecomunicazioni.
In particolare, Leo Spiekman, direttore tecnico della Alphion Corporation, illustrerà aspetti relativi alla progettazione, realizzazione e applicazione di dispositivi optoelettronici attivi ad elevatissimo bit rate, quali importanti tecnologie abilitanti per il dispiegamento della NGN.
Scott Marcus, che dirige presso il WIK il Dipartimento ‘NGN and Internet Economics’, spiegherà come la realizzazione d'infrastrutture comprendenti estensivamente tecnologie fotoniche sia nella core network che nella rete di accesso, richieda soluzioni innovative nella regolamentazione TLC in grado di conferire certezze e garanzie di redditività sui massicci investimenti necessari, garantendo al contempo la concorrenza del mercato e una copertura territoriale che riduca sostanzialmente il digital divide presente nelle attuali reti.

I lavori della mattina saranno seguiti dalla consueta tavola rotonda pomeridiana.
Vi prenderanno parte i responsabili tecnici dei principali gestori di telecomunicazioni presenti nel mercato italiano che discuteranno del quadro evolutivo della rete italiana attuale verso la NGN, nella consapevolezza che una infrastruttura di rete fissa ad altissima velocità renderà efficacemente fruibili non solo i servizi accessibili da piattaforma fissa, ma anche quelli offerti da piattaforme wireless, mobili e nomadiche.
L'evento si svolge con il coordinamento tecnico e organizzativo dell'Isimm.


Agenda


Prima sessione

Ore 10,30
Apertura di Maurizio Dècina, Fondazione Ugo Bordoni

Ore 10,45
Relazioni di

  • Leo Spiekman, “Photonic Technologies for the NGN”
  • Scott Marcus, "Implementing the NGN – Regulatory and Economic Aspects”

Ore 12,00
Discussione con Leo Spiekman e Scott Marcus

Ore 12,45
Intervento di Francesco Matera, Fondazione Ugo Bordoni

Ore 13,00
Buffet


Seconda sessione

Ore 14,00
Intervento di Enzo Savarese, AGCOM

Ore 14,15
Tavola rotonda “Lo sviluppo di reti di nuova generazione: tecnologie e regole”

Introduce e modera Guido Vannucchi, Consiglio Superiore delle Comunicazioni

Partecipano:
  • Maria Luisa Cesaro, Vodafone
  • Giorgio Grasso, Pirelli Optical Innnovation
  • Emilio Leone, Ericsson
  • Alberto Lotti, Alcatel-Lucent

  • Carlo Mannoni, Tiscali

  • Joy Marino,AIIP
  • Raffaele Mosca, Wind
  • Stefano Nocentini, Telecom Italia

  • Giancarlo Prati, CNIT

  • Guido Roda, Fastweb

    Conclusioni di Maurizio Dècina, Fondazione Ugo Bordoni



Per ulteriori informazioni sul Seminario:

ISIMM - Istituto per lo Studio dell’Innovazione
Media Economia Società Istituzioni
Tel. 0632111680/676 - Fax 06 32111692

Per registrarsi:

- Fondazione Ugo Bordoni - link Modulo registrazione
- oppure contattare [email protected]

27/04/08

il 3 maggio "Shutdown Day"

Il 3 maggio riuscirete a spegnere i vostri computer per lo Shutdown Day?

Ce la fai a spegnere il computer il 3 maggio?Senza computer per un intero giorno, ci riuscireste? Lo Shutdown Day (giorno dello spegnimento) si terrà il 3 maggio prossimo in tutto il mondo, promosso dalla Shutdown Day, una organizzazione no-profit canadese la cui missione è quella di far riflettere sul pericolo dell’assuefazione a dispositivi quali computer, cellulari, televisione.

Questo evento, definito “Global Internet Experiment”, non è contro i computer o la tecnologia in generale, bensì soltanto a favore dell’uomo: nasce infatti dal desiderio di un programmatore, Denis Bystrov, di passare più tempo con la propria famiglia, decidendo di dedicarsi ad essa un giorno intero, senza pause per controllare la posta, fare una partita con la consolle preferita o leggere qualche notizia online. Saggiamente il giorno prescelto è un sabato, visto che nei giorni feriali i computer sono usati per lavoro e i familiari e gli amici potrebbero avere, causa studio o lavoro, meno tempo da passare gli uni con gli altri.

Nato per gioco nel 2007, lo Shutdown Day ha sul suo sito ufficiale durante il mese di campagna pubblicitaria, 1,6 milioni di visitatori; lo scorso anno, nel giorno prescelto (24 marzo) ci sono stati 65000 partecipanti e la notizia ha fatto velocemente il giro del web: il video promozionale su YouTube è stato visto da più di un milione di visitatori e diversi organi di informazione del calibro di Fox News e CNN hanno riportato la notizia in modo entusiasta. E allora, spegniamo?

Via | WebWorkerDaily.com

Centinaia di migliaia di server Microsoft sotto attacco


domenica 27 aprile 2008, IIS sotto attacco...

Centinaia di migliaia di siti Web, tra cui alcuni delle Nazioni Unite e del governo del Regno Unito, sono stati colpiti da codice maligno che ha sfruttato alcune falle di sicurezza di Windows. Gli aggressori sembrano aver sfruttato una falla dei Internet Information Services (IIS) Web servers.


Giovedì la società che sviluppa l’antivirus Panda ha segnalato a Microsoft che un difetto di IIS è stata la causa di numerosi problemi. Tuttavia Microsoft sembra aver, inizialmente, ignorato le segnalazioni. Anche la società finlandese F-Secure ha fatto notare il problema, dichiarando che il numero di pagine Web colpite da questo tipo di attacco potrebbe essere molto vicino al mezzo milione.

Dancho Danchev, sul suo blog, ha scritto che i siti colpiti da questo attacco presentano un codice Javascript che rimanda ad alcuni domini cinesi, ovvero nihaorr1.com e haoliuliang.net. Se un vostro sito gira con IIS, vi preghiamo di seguire le indicazioni della Microsoft presenti a questa pagina. Per quanto riguarda la navigazione, invece, vi consigliamo di installare Firefox. Il motivo è la possibilità di aggiungere un’estensione, chiamata “noscript” che blocca questo tipo di Javascript che tentano di eseguire operazioni automaticamente. Attualmente, infatti, non esiste nessuna protezione per gli utilizzatori di IE.

Via | Blog.washingtonpost.com

01/02/08

Across the Universe (Beatles)

INIZIATIVA LUNEDì 4 FEBBRAIO, a 40 anni dall'incisione della canzone
«Attraverso l'universo»: la Nasa trasmette
le note dei Beatles verso la stella Polare
«Across the Universe» nello spazio: per la prima volta viene inviato nel cosmo un messaggio musicale


PASADENA (Usa) -Words are flying out like/endless rain into a paper cup (le parole volano via come la pioggia incessante in un bicchiere di carta). Saranno queste le parole umane che eventuali orecchie extraterrestri potranno ascoltare lunedì prossimo. Sono i versi d'inizio di Across the Universe, il brano dei Beatles (scritta da John Lennon) che verrà trasmesso nello spazio dal Deep Space Network della Nasa il 4 febbraio alle 19 (ora di New York). È la prima volta che la rete di antenne utilizzate per coadiuvare l'esplorazione del cosmo diffonderà una canzone verso l'universo e non è un caso che sia stata scelta questa canzone dei fab Four (contenuta su Let It Be) il cui titolo sembra fatto apposta per l'ccasione. I trasmettitori punteranno direttamente la Stella Polare, destinataria finale della melodia, distante 431 anni luce dalla Terra. L'evento celebra tre anniversari che cadono contemporaneamente quest'anno: i 40 della registrazione di Across the Universe, i 45 dalla nascita del Deep Space Network e i 50 dal primo lancio di un satellite Usa, l'Explorer 1.
La copertina di Let It Be

I COMMENTI - «Fantastico, ben fatto Nasa! - ha commentato un entusiasta McCartney in un comunicato diretto all'agenzia governativa americana - Inviate i miei più cari sentimenti agli alieni». E non ha fatto mancare il suo commento Yoko Ono, vedova Lennon, che ritiene che «sia l'inizio di una nuova epoca in cui comunicheremo con miliardi di pianeti nell'universo». Resta il fatto che Across the Universe è intrisa di trascendentalismo, ed è espressione del periodo mistico dei quattro di Liverpool. Il ritornello viene infatti introdotto dal mantra induista Jai guru deva om (pvvero «salute ai sapienti». Clicca per leggere tuto il testo della canzone). Il brano ha anche dato il titolo al recente il film musicale di Julie Taymor, tutto costruito sulle canzoni dei Beatles. I fan di tutto il mondo si stanno mobilitando. Il 4 febbraio, infatti, è stato proclamato «Across The Universe Day». E per dare significato al messaggio «attraverso l'universo», tutti sono stati invitati ad ascoltare il brano dei Beatles su lettore cd o sul lettore mp3, o sul vecchio giradischi per il vinile), alla stessa ora della trasmissione della canzone nello spazio. In modo che in uel momento davvero il brano viaggi in tutto il mondo e da lì verso le stelle.

MUSICA NELLO SPAZIO - Nonostante siano assai scarse le probabilità che alcunché di alieno sia in grado di ascoltare - e apprezzare - la musica terrestre, l'idea di provarci non è nuova. Il più celebre tentativo in tal senso è stato il Golden Record, il disco imbarcato sul Voyager nel 1977 e che contiene, oltre ai suoni e alle lingue del nostro mondo, anche 45 minuti di musica, per lo più classica o tradizionale (folk). Tra i brani essenziali e rappresentativi degli umani furono però inclusi anche il blues «Dark was the night, cold was the round» di Bind Willie Johnson e «Johnny Be Good» di Chuck Berry. E le canzoni dei Beatles hanno già accompagnato alcune missioni spaziali. Nel novembre 2005 un'esecuzione live di Paul McCartney di «Good Day Sunshine» fu trasmessa anche sulla Stazione Spaziale Internazionale. C’è da augurarsi che gli alieni non preferiscano gli Stones.

Gabriele De Palma (fonte corriere della sera)
01 febbraio 2008